giovedì 29 novembre 2018

QUELLE COME ME


Quelle come me

Quelle come me sono capaci di grandi amori e grandi
collere, grandi litigi, grandi pianti e grandi perdoni.
Quelle come me non tradiscono mai, quelle come me hanno
valori che sono incastrati nella testa come se fossero
pezzi di un puzzle, dove ogni singolo pezzo ha il suo
incastro e lì deve andare. Niente per loro è sottotono,
niente è superficiale o scontato, non le amiche, non la famiglia, 
non gli amori che hanno voluto, che hanno cercato, 
e difeso e sopportato.
Quelle come me regalano sogni,
anche a costo di rimanerne prive.
Quelle come me donano l'anima, perché un'anima
da sola, è come una goccia d'acqua nel deserto.
Quelle come me tendono la mano ed aiutano a rialzarsi,
pur correndo il rischio di cadere a loro volta.
Quelle come me guardano avanti,
anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
Quelle come me cercano un senso all’esistere e, quando
lo trovano, tentano d’insegnarlo a chi sta solo sopravvivendo.
Quelle come me quando amano, amano per sempre
e quando smettono d’amare è solo perché piccoli frammenti di essere
giacciono inermi nelle mani della vita.
Quelle come me inseguono un sogno quello di essere amate
per ciò che sono e non per ciò che si vorrebbe fossero.
Quelle come me girano il mondo alla ricerca di quei valori
che, ormai, sono caduti nel dimenticatoio dell’anima.
Quelle come me vorrebbero cambiare, 
ma il farlo comporterebbenascere di nuovo.
Quelle come me urlano in silenzio, perché la loro voce
non si confonda con le lacrime.
Quelle come me sono quelle cui tu riesci sempre a
spezzare il cuore, perché sai che ti lasceranno andare,
senza chiederti nulla.
Quelle come me amano troppo, pur sapendo che,
in cambio, non riceveranno altro che briciole…
Quelle come me si cibano di quel poco e su di esso,
purtroppo, fondano la loro esistenza.
Quelle come me passano inosservate,
ma sono le uniche che ti ameranno davvero.
Quelle come me sono quelle che, nell’autunno della tua vita,
rimpiangerai per tutto ciò che avrebbero potuto darti
e che tu non hai voluto.


(Alda Merini)