Storia e leggende sull'Albero di Natale
La
storia dell’albero di Natale è complessa perché nasce dalla commistione tra
riti pagani e riti cristiani. I druidi, antichi sacerdoti dei Celti, notarono
che gli alberi rimanevano sempre verdi anche durante l’inverno. Per questo li
considerarono un simbolo di lunga vita e cominciarono ad onorarli nelle feste
invernali.
L’albero
è uno dei simboli che meglio rappresenta le festività natalizie ed è sotto
l’albero che i nostri bambini (e non solo) trovano i doni portati da Babbo
Natale.
Esistono
svariate leggende sulla nascita dell’albero di Natale. Pare che la più antica
risalga al 1605 circa e racconta di un signore tedesco in visita a Strasburgo,
che vide in quella città, per la prima volta, un albero addobbato a festa per
il Natale con decorazioni fatte con la carta, con la frutta e con dolcetti.
In
realtà, l’immagine dell’albero (sempreverde) come simbolo del rinnovarsi della
vita risale alla tradizione pagana presente sia nel mondo antico che medioevale
e, probabilmente, in seguito assimilato dal cristianesimo.
La
sua nascita si fa risalire alla Germania del XVI secolo.
Ingeborg Weberkeller (professore di etnologia a Marburgo)
ha identificato fra i primi riferimenti storici, alla tradizione,
una cronaca di Brema del 1570, secondo cui un albero
veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta.
La città di Riga si proclama sede del primo albero di Natale della storia
Ingeborg Weberkeller (professore di etnologia a Marburgo)
ha identificato fra i primi riferimenti storici, alla tradizione,
una cronaca di Brema del 1570, secondo cui un albero
veniva decorato con mele, noci, datteri e fiori di carta.
La città di Riga si proclama sede del primo albero di Natale della storia
(vi
si trova una targa scritta in otto lingue , secondo cui il ‘primo albero di
capodanno’ fu addobbato nella città nel 1510).
Le
leggende religiose narrano che l’abete era uno degli alberi dell’Eden, noto
come Albero della vita, ma quando Eva mangiò il frutto proibito, fece appassire
le sue foglie trasformandole in aghi e facendole rifiorire solo la Santa Notte in cui
nacque Gesù Bambino.
Un’altra
leggenda vuole, invece, che sia stato Adamo a dar origine all’albero di Natale
infatti, secondo i racconti, quando fu cacciato dall’Eden portò con sé un
ramoscello che in seguito divenne proprio l’abete che servì per la Santa Croce e successivamente
per l’albero di Natale.
Un
gioco religioso medievale, celebrato in Germania il 24 dicembre, ‘il gioco di Adamo ed Eva’ ,
in cui venivano riempite le piazze e le chiese di alberi di frutta e simboli
dell’abbondanza per ricreare l’immagine del paradiso. Successivamente gli
alberi da frutto vennero sostituiti da abeti poiché quest’ultimi avevano una
valenza magica e il dono di essere sempre verdi, dono che secondo la tradizione
gli venne dato proprio da Gesù come ringraziamento per averlo protetto mentre
era inseguito dai nemici. Non a caso, sempre in Germania, l’abete era anche il
posto in cui venivano posati i bambini portati dalla cicogna.
Un’altra
leggenda parla di un taglialegna che faceva ritorno a casa in una notte fredda
e ghiacciata ma illuminata dalla luce della luna splendente, si trovò di fronte
agli occhi un meraviglioso spettacolo; grazie alla luna, attraverso i rami di
un pino ricoperti di ghiaccio, si poteva ammirare le stelle che brillavano.
L’uomo restò meravigliato da quella visione e volle riprodurre qualcosa di
simile da poter mostrare alla moglie e ai figli che lo aspettavano a casa, così
tagliò un piccolo pino e lo decorò ricoprendolo di candeline e tanti nastrini
bianchi, come per rappresentare le stelle, la neve e il ghiaccio che aveva
ammirato grazie al pino ghiacciato.
L’albero
così bello e candido piacque tanto a tutta la gente del paese, grandi e
piccini, tanto che in ogni casa decisero di farne uno uguale.
Un’altra
leggenda parla di un povero boscaiolo che inoltratosi nel bosco per cercare un
ceppo da bruciare nel camino, si perse e fu costretto a passare la notte nella
foresta, dove peraltro nevicava fitto fitto. Il povero ragazzo stava morendo
dal freddo e si riparò sotto ad un abete, che impietosendosi al vederlo
tremare, decise di proteggerlo e ripararlo con i suoi rami, piegandosi verso il
basso, quasi fino a terra. Quando la mattina successiva (il 25 dicembre) il
ragazzo si svegliò sentendo le voci degli amici che erano andati a cercarlo,
tutti rimasero stupiti dallo spettacolo che creò l’abete grazie alla neve che
si era posata sui rami: c’erano tante decorazioni scintillanti e splendenti che
brillavano al sole! Così da quel giorno,
la gente del villaggio, decisero di
decorare un albero per ricreare quella meravigliosa atmosfera.
La
leggenda più legata alla nostra tradizione è quella del miracolo compiuto dal
vescovo Winfried, divenuto poi santo col nome di Bonifacio. Mentre era
missionario nella Germania settentrionale il vescovo si imbatté in alcuni
pagani, adoratori di una quercia, che preparavano il sacrificio del piccolo
principe Asulf al dio Thor. Bonifacio fermò tale atto barbaro e abbatté la
quercia, al cui posto apparve subito un abete. Il vescovo spiegò ai pagani che,
trattandosi di un albero sempreverde, era l'albero della vita e pertanto
rappresentava Gesù Cristo.
Anche
lo scrittore tedesco Johann Wolfgang Goethe contribuì alla diffusione
dell'albero di Natale: pur non essendo estremamente religioso, amava moltissimo
quella tradizione e nella sua opera più famosa, I dolori del giovane
Werther, inserì una descrizione dell'albero natalizio, che da quel momento in
poi diventerà protagonista anche nella grande letteratura .
Quando
la Regina Margherita,
moglie di Umberto I, ne fece allestire uno nel salone del Quirinale, la
cerimonia dell’albero di Natale divenne popolare anche in Italia.
Per
molto tempo, la tradizione dell’albero di Natale rimase tipica delle regioni a
Nord del Reno. Furono gli ufficiali prussiani, dopo il congresso di Vienna, a
contribuire alla sua diffusione negli anni successivi.
A Vienna l’albero di Natale apparve nel 1816
per volere della principessa Henrietta von Nassau-Weilburg,
ed in Francia nel 1840, introdotto dalla duchessa di Orleans.
A Vienna l’albero di Natale apparve nel 1816
per volere della principessa Henrietta von Nassau-Weilburg,
ed in Francia nel 1840, introdotto dalla duchessa di Orleans.
Nei
primi anni del Novecento gli alberi di Natale hanno conosciuto un momento di
grande diffusione divenendo uno dei simboli del Natale
più comune a livello planetario.
più comune a livello planetario.